L’importanza della libertà
La libertà è forse la condizione più importante per l’esistenza umana. Milioni di persone nelle diverse epoche hanno lottato e sono morte per la libertà, la libertà fisica innanzitutto.
I più grandi pensatori e filosofi di ogni latitudine ed epoca hanno impiegato le loro vite per comprendere gli ingredienti della libertà, la libertà della mente.
Libertà è l’opposto di schiavitù. Esiste la schiavitù fisica e quella mentale. Le due non viaggiano sempre insieme, anzi spesso non sono per nulla collegate. Così, si può essere liberi fisicamente, ma schiavi mentalmente. Oggi la schiavitù non esiste più, almeno non quella fisica nel mondo occidentale. Ma esiste molto quella mentale: sono le nuove dipendenze che ci troviamo a vivere. Ci sono sempre state, sia ben chiaro, ma la tecnologia ne ha soltanto amplificato la diffusione e l’impatto nella vita delle persone.
Si può pensare di essere liberi non solo fisicamente, ma anche mentalmente? Sì certo, si può eccome. L’ingrediente di base si chiama coraggio. Il coraggio di apparire forse fuori dal coro (non anticonvenzionale, che è un modo diverso per essere convenzionali al contrario), egoisti (sanamente), eccentrici.
Per essere liberi possiamo rifarci alle regole millenarie delle Upanisad, testi filosofici indiani di oltre 2500 anni (lett. “sedersi vicino” al maestro saggio).
3 regole per scoprire la nostra libertà interiore
Possiamo sintetizzare l’infinità di regole di saggezza in 3 regole fondamentali per liberarci dalle dipendenze e scoprire la libertà interiore profonda:
- Nessun attaccamento alle cose materiali e immateriali: più ci aggrappiamo alle cose, alle persone, alle emozioni, più le vogliamo trattenere, più le vogliamo tenere con noi, più vogliamo essere certi che… e più sentiremo l’ansia del distacco e la caducità immanente nelle cose.
- Lasciar andare: impariamo a godere le cose per quello che sono quando sono e lasciar andare. Se lasciamo andare possiamo godere delle cose, delle emozioni che provocano, senza distrarci nel tentativo (vano) di possederle a lungo. Inoltre lasciando andare facciamo spazio per nuove emozioni, nuove esperienze, nuove persone, nuovi oggetti. Non è una buona idea essere accumulatori compulsivi di cose, persone, emozioni.
- Imparare a scorrere insieme. La vita è movimento. Il tempo scorre, la vita scorre. Cercare di fermare le cose, di trattenerle qui ora è come voler fermare il tempo, che oltre a non essere possibile è un atto di morte e non di vita. Vita vuol dire evolversi, cambiare, andare incontro al nuovo.
Riscoprire noi stessi e le nostre emozioni
Se vogliamo essere liberi godiamo dell’età che abbiamo e di quella che sta arrivando, rughe, capelli bianchi e pancetta compresa. Se vogliamo essere liberi godiamo del tempo trascorso davanti al computer in ufficio cercando di renderlo un buon tempo, solo così potremo poi godere del tempo sotto l’ombrellone in spiaggia o davanti ad una cascata in contemplazione. Se vogliamo essere liberi, godiamo delle emozioni con i nostri figli piccoli lasciando andare i pensieri che cresceranno; solo così potremo godere del tempo trascorso con loro quando saranno grandi e ragioneremo insieme. Se vogliamo essere liberi non attaccatevi alla vostra casa, alla macchina, al vestito, all’orologio, al cellulare. Godete l’uso e le meraviglie di scoprire cose che non avevate notato prima. Se volete essere liberi godetevi la persona amata oggi per quello che è, lasciando andare i pensieri che potrebbe finire, che passeranno i primi tempi e le cose cambieranno, che si entrerà nella routine della quotidianità.
Se volete essere liberi restate semplicemente qui ora osservando e sentendo come nulla è nostro e quindi tutto è nostro, se ce lo permettiamo.
La schiavitù è una questione di testa prima di tutto e noi siamo i primi carcerieri della nostra libertà, dall’attaccamento ai titoli, alle cose, alle persone, alle emozioni, alla vita.
Lasciate andare e avrete tutto. Il resto sono solo pensieri, nulla di vero.
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