La rivoluzione in atto nel mondo del lavoro dei prossimi anni necessita di un approfondimento necessario.
Il 50% della forza lavoro sarà costretta a intraprendere un percorso di adeguamento delle proprie soft skills da qui a 5 anni.
In caso contrario non riuscirà a tenere il passo e rimanere competitiva in un mercato soggetto a uno stravolgimento epocale a causa o per merito della continua spinta all’automazione e all’innovazione, oltre alla crisi economica e finanziaria provocata dalla pandemia da Coronavirus.
Il cambio radicale del setting del lavoro conduce però alla nascita di nuove forme di impiego e competenze trasversali stimolanti da acquisire. Il fondatore e presidente del World Economic Forum, Klaus Schwab, intervenuto al “Job Reset Summit, le Soft Skills per il futuro del lavoro” è convinto che: “La ricchezza dell’innovazione tecnologica che definisce la nostra era attuale può essere sfruttata per liberare il potenziale umano“.
Passando ai numeri, le stime indicano una perdita di 85 milioni di posti di lavoro, entro il 2025, a fronte però di ben 97 milioni di nuovi posti, strutturati per meglio adattarsi alla nuova divisione del lavoro fra esseri umani, macchine e software.
La quota di competenze di base destinata al cambiamento sarà del 40% per questo la metà di tutti i lavoratori sarà chiamata a mettere al centro la propria riqualificazione.
Vediamo quindi le 10 soft skills più importanti individuate dal Forum per il lavoro del domani.
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SOFT SKILLS PIÙ RICHIESTE
1. Pensiero Analitico e Innovazione. Per pensiero analitico si intende ciò che aiuta a comprendere le diverse parti di una situazione. In particolare la capacità di esaminare e scomporre fatti e pensieri nei loro punti di forza e di debolezza e la capacità di pensare in modo riflessivo, dettagliato, per risolvere i problemi, analizzare i dati e richiamare e utilizzare le informazioni possedute. Per innovazione invece la capacità di creare un cambiamento positivo nello stato di cose esistente.
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2. Apprendimento Attivo e Strategie di Apprendimento e Competenze trasversali. L’apprendimento attivo è un tipo di istruzione condotto in aula che fa partecipare gli studenti in altre attività oltre che guardare e ascoltare il docente. Bisognerà inoltre, sia dal lato docente sia dell’individuo che dovrà essere formato, essere capaci di adattarsi e sperimentare sempre nuove e innovative strategie di apprendimento.
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3. Capacità di risolvere problemi complessi. Non si tratta della classica competenza di problem solving, ovvero la migliore risposta possibile a una determinata situazione critica e solitamente nuova, che può essere automatizzata in caso di problemi ricorrenti. Per i problemi più complessi, servirà una capacità di risoluzione più articolata, un approccio out-of-the-box.
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4. Pensiero Critico e Capacità di Analisi. Il pensiero critico è l’analisi oggettiva dei fatti per formare un giudizio. Un pensiero auto-diretto, auto-disciplinato, auto-controllato e auto-correttivo che presuppone il consenso a rigorosi standard di eccellenza e il controllo consapevole del loro utilizzo. L’abilità di analisi è invece la capacità di applicare il pensiero logico e critico di informazioni al fine di ricavare più significato da esso o usarlo per costruire o decostruire un argomento.
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5. Creatività, Originalità e Spirito d’Iniziativa. La creatività è l’abilità di pensare fuori dagli schemi, giungendo a conclusioni nuove e funzionali, adatte a risolvere un problema o a cogliere un’opportunità. Per originalità si intende la capacità di non trovare soluzioni scontate e comuni, ma proporre punti di vista inconsueti e difficili da replicare. Avere spirito d’iniziativa significa tenere un atteggiamento positivo e grintoso, una forte motivazione ed energia rispetto al proprio lavoro, la volontà ed il coraggio di assumersi delle responsabilità, un orientamento a collaborare con gli altri e un forte senso di fiducia in se stessi e negli altri.
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6. Leadership e Influenza Sociale. La leadership è una proprietà relazionale. Leader e seguaci sono ruoli interdipendenti all’interno di un sistema sociale definito dalla comune appartenenza ad un gruppo. La leadership si intende anche come processo di influenza sociale che mobilita al raggiungimento di obiettivi comuni.
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7. Uso di Tecnologie, Monitoraggio e Controllo. La capacità di usare le nuove tecnologie, compresa la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale. Oltre a questo i sistemi di reporting avanzato, di monitoraggio e controllo delle attività, dei processi e delle performance.
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8. Progettazione e Programmazione Tecnologica. Per progettazione e programmazione tecnologica, si fa riferimento alla capacità di operare all’interno di uno o più dei cicli di sviluppo dei software, dal “disegno su carta” fino alla scrittura tramite codice informatico.
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9. Resilienza, Gestione dello Stress e Flessibilità. La resilienza è una parola che sempre di più viene utilizzata nel linguaggio psicologico ma che richiama un concetto di fisica con il quale si fa riferimento alla capacità di un materiale di resistere a forze impulsive. In questo caso si identifica con la capacità di un lavoratore di resistere e di rielaborare le situazioni stressanti in modo flessibile e produttivo.
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10. Ragionamento, Problem Solving e Ideazione. La capacità di affrontare e risolvere i problemi è fondamentale per superare gli ostacoli quotidiani e aiuta a soffermarsi realmente a ideare una soluzione efficace. La parte cruciale, su cui agire per migliorare l’abilità di problem solving, è il processo di identificazione del problema, ovvero l’ideazione di possibili percorsi di soluzione. Ragionare su come risolvere un problema ti aiuta anche ad allenare il pensiero laterale e migliorare la concentrazione nella vita personale e nel percorso professionale.
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Ogni aree di competenza di una soft skills richiederà specifiche conoscenze pregresse, in base al settore di provenienza o di destinazione, e tempi di apprendimento più o meno lunghi. Ad esempio potrebbe bastare poco più di due mesi per consolidare una delle top 10 skills nelle professioni emergenti in ambito sociale, di produzione di contenuti, vendita e marketing, per passare a tre mesi per acquisire padronanza in sviluppo di prodotti, gestione dei dati e intelligenza artificiale e infine più di quattro mesi per un ampliamento delle competenze nel campo dell’ingegneria.
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CONCLUSIONI
Entro il 2025 Il 50% della forza lavoro sarà costretta a intraprendere un percorso di adeguamento delle proprie soft skills per non essere espulsa dal mercato. Secondo l’ultimo World Economic Forum, durante il “Job Reset Summit, le Soft Skills per il futuro del lavoro” saranno queste le 10 capacità più richieste dalle aziende nei prossimi 5 anni:
- pensiero analitico e innovazione;
- apprendimento attivo e strategie di apprendimento;
- capacità di risolvere problemi complessi;
- pensiero critico e capacità di analisi;
- creatività, originalità e spirito d’iniziativa;
- uso di tecnologie, monitoraggio e controllo;
- leadership e influenza sociale;
- progettazione e programmazione tecnologica;
- resilienza, gestione dello stress e flessibilità;
- ragionamento, problem solving e ideazione.
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Ogni aree di competenza di una soft skills richiederà specifiche conoscenze pregresse e tempi di apprendimento variabili: dai due mesi per consolidare una skills nelle professioni emergenti in ambito sociale a oltre quattro mesi per allargare le proprie competenze nel campo dell’ingegneria.
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