Dopo aver fatto la nostra scelta se utilizzare un template, oppure se sviluppare un sito ad hoc per il nostro Studio, arriva il momento di interagire con i consulenti a cui abbiamo affidato l’opera. Ci imbattiamo a questo punto in un personaggio (il web master) che parla una lingua a noi sconosciuta: ha già un dominio per lo Studio? A quale hosting si appoggia? Ha registrato anche altri domini oltre a .it? Come vuole posizionare il suo sito?
Panico…
Per potersi interfacciare con i consulenti a cui affideremo lo sviluppo e magari anche la gestione del sito è necessario conoscere l’ABC della terminologia del mondo web, anche se poi saranno loro a fare tutto. Vedremo domani il Glossario dei termini web da sapere, ora procediamo con i primi passi da compiere per mettere in pista il nostro nuovo sito di Studio.
FASE 4: I PRIMI PASSI
- REGISTRARE IL NOME A DOMINIO
Per poter mettere in piedi un sito Internet, abbiamo necessità di registrare il nostro dominio web di Studio, per esempio www.nomestudio.it. La registrazione viene effettuata presso un’autorità a ciò deputata, che in Italia per i domini con estensione .it è Registro.it. Questa è l’”anagrafe dei domini .it”. Solo qui possono essere registrati e modificati i domini con estensione .it. Nel mondo invece l’autorità competente è l’ICAAN.
Normalmente la registrazione di un dominio avviene attraverso i siti di società autorizzate, chiamate Registar, che registrano direttamente presso l’anagrafe dei domini .it il nuovo nome a dominio nel giro di qualche ora/giorno e tutto on line, senza più necessità di inviare documentazione cartacea. Queste società offrono anche pacchetti hosting, cioè lo spazio sui loro server per ospitare fisicamente il nostro sito (ci affittano uno spazio, in sostanza). Per capirci, il sito necessita per vivere di un luogo su cui si troverà il data base con tutti i contenuti del sito (testi, fotografie, documenti) e che conterrà anche il “vestito” del sito, quindi il template che gli darà la forma che poi noi vediamo navigando on line.
Alcuni Registar per la registrazione dei domini come www.aruba.it, www.register.it, www.netsons.com, solo per citarne alcuni, ma ce ne sono moltissimi, offrono la possibilità di verificare prima di tutto se è disponibile quel nome a dominio che vogliamo registrare (non possono ovviamente essere registrati contemporaneamente due nomi a dominio identici da due proprietari diversi) e quindi di registrare il nome a dominio nuovo e contemporaneamente offrono pacchetti hosting e di servizi (caselle email, servizi di statistica ecc.).
Per controllare l’esistenza o meno di un nome a dominio il modo migliore è andare sul sito dell’anagrafe italiana di Registro.it nel servizio che si chiama WHOIS e qui digitare il nome a dominio che vogliamo verificare.
Ricordiamoci che il Registrante è il soggetto che chiede la registrazione del dominio e che ne diventa proprietario per un dato tempo (in realtà si ha in affitto il dominio), mentre il Registar è un fornitore di servizi che ha un contratto con l’anagrafe italiana (Registro.it) e può effettuare presso quest’ultimo la registrazione di domini per conto terzi (i propri clienti a cui farà pagare il più delle volte una commissione o a cui abbinerà ad altri servizi).
Anche per gli altri nomi a dominio con estensione diversa da .it (.com, .net, .eu, .info ecc.) è possibile rivolgersi ad un Registar che effettuerà per voi tutte le operazioni presso la competente autorità-anagrafe (per i c.d. domini americani, .com, .net. .org, per esempio l’autorità competente è l’ufficio registro degli Stati Uniti).
Nota: considerate che possiamo registrare un nome a dominio anche se non abbiamo ancora alcun sito. Ciò è importante, perché se vogliamo registrare un nome a dominio strategico possiamo farlo (ed è il caso di farlo) subito anche se aspetteremo ancora del tempo per mettere su il nostro sito di Studio.
- SCEGLIERE IL NOME A DOMINIO MIGLIORE PER NOI
A molti sembrerà scontato registrare come nome a dominio il nome dello Studio o del titolare. Certo, normalmente è così. Considerate tuttavia che il nome a dominio è strategico, in quanto sarà uno degli elementi principali con cui verrete trovati nelle ricerche degli utenti sui motori di ricerca, Google in primis. Pertanto sarebbe utile scegliere un nome a dominio considerando da un lato l’identità che volete trasmettere ai clienti (ricordate che il dominio dello Studio verrà poi riportato sui biglietti da visita e sulla carta intestata), e dall’altro cercando di inserire nel nome a domino alcune parole chiave che presumibilmente gli utenti digiteranno nella ricerca sul web. Per esempio, non sarebbe male invece di registrare solo nomecongome.it, inserire anche studionomegnome.it, oppure studiolegalenomecognome.it, oppure avvocatonomecognome.it. Questo perché l’utente che cerca un avvocato probabilmente digiterà nella maschera di ricerca di Google “avvocato”, oppure “studio legale”, quindi aumenteranno le probabilità che il vostro studio esca tra i primi risultati di ricerca.
Due consigli:
- non utilizzate trattini o caratteri strani nel nome a dominio
- verificate di non violare marchi registrati.
- ESTENSIONE .IT O ALTRA ESTENSIONE?
Esistono estensioni generiche (.com, .org, .net, .info ecc.) ed estensioni geolocalizzate, cioè che indicano il Paese o l’area geografica di appartenenza (.it, .eu, .uk, .fr ecc.).
Quale è meglio scegliere? Anche qui, come sempre la risposta è: dipende! Se la vostra attività ha un bacino nazionale, sarà certamente meglio registrare un domino .it; invece, se il raggio d’azione è internazionale il .com, .net e .org sono da preferire per la visibilità sul web.
Va ricordato che le legislazioni a cui sono sottoposti sono diversi nei due casi: la legislazione italiana nel primo, qualla americana, nel secondo. Inoltre i domini .it vanno rinnovati ogni anno, quelli americani possono essere registrati per più annualità. Altre differenze particolari non ve ne sono nella gestione.
- HOSTING O SERVER DEDICATO?
Altro dubbio amletico: per dare una casetta al nostro sito Internet concepito (con la registrazione del domino) ma non ancora nato, sarà meglio affidarsi ad un fornitore di hosting e farci ospitare (a pagamento) sui suoi server, oppure comprare un server da dedicare a ciò? Diciamo che per uno Studio professionale, che non ha un traffico particolarmente alto e non fa e-commerce, un hosting può andare benissimo.
Il proprio server lo Studio lo avrà probabilmente già per altre ragioni di privacy e lavorative, ma per far funzionare bene un sito ci vuole ben altro, per cui salvo esigenze particolari (per esempio studi internazionali con un network mondiale di sedi), è più semplice ed economico servirsi di un hosting. Anche qui poi si aprono una infinità di possibilità: presso i server del fornitore è possibile affittare server dedicati solo a noi, server professionali semi-condivisi, server condivisi entry level; insomma ce n’è per tutti i gusti. L’importante sempre è capire ciò che ci dovete fare, in modo da non andare ad acquistare una Ferrari per poi girare in città!!!
Mediamente buoni servizi professionali su server hosting performanti vanno dai 100 ai 200 euro all’anno, per cui una spesa sostenibile. Inoltre così non dovrete preoccuparvi della manutenzione del server, in quanto ci penserà la società di hosting con i propri tecnici.
Bene, a domani per il Glossario.
A domani.