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Il sito Internet dello studio legale? Come una pompa di benzina

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Molti pensano che una volta fatto il sito i giochi sono conclusi.
Un po’ come quando vi siete laureati, avete pensato di aver scalato una montagna e che potevate riposarvi e poi… avete preso atto che la vera partita cominciava lì. Ecco, con il sito internet dello studio legale è più o meno la stessa cosa. Una volta lanciato il sito nell’aere spaziale della Rete non avete fatto ancora nulla, se non aver creato le condizioni per muovervi in questa nuova dimensione del digitale.

 

Il sito è il quartier generale della vostra attività, la vostra presenza online da cui tutto deve partire e tutto deve tornare.

 

Il sito internet dello studio legale potete immaginarlo come una pompa di benzina: crea le condizioni e dà energia ad altri strumenti per andare in giro a farsi conoscere e riportare alla vostra pompa di benzina nuovi clienti che si approvvigioneranno dei vostri servizi. I social network potete invece immaginarli come le macchinine (strumenti) che andranno in giro correndo su diverse strade (canali) per intercettare potenziali clienti interessati ai vostri servizi. Lo so, lo so, molti professionisti non avrebbero mai immaginato di fare un giorno i benzinai, ma d’altra parte non avreste mai immaginato neppure di fare i pompieri, eppure è ciò che molti fanno dalla mattina alla sera in studio, cercando di spegnere gli incendi che nascono in continuazione: imprevisti, email, telefonate, richieste, intoppi vari.

 

Professionisti, conoscete i vostri clienti? Il web può aiutare, se sapete come fare

 

Ma torniamo alla nostra pompa di benzina.

Perché i clienti che vi passano davanti decidano di fermarsi vi devono essere tre situazioni:

1- un’esigenza del cliente che trova in voi la soluzione;

2- prezzi adeguati;

3- contesto formale che ispira, rassicura e fa venire voglia di una sosta.

 

ESIGENZE E SOLUZIONI

Quanto al primo punto, un cliente si rivolgerà ad un professionista qualora abbia un’esigenza da risolvere. Pertanto sarà utile, mediante il sito Internet dello studio legale, far comprendere in modo chiaro, semplice e diretto di cosa vi occupate. Non c’è bisogno di dire tutto per filo e per segno, ma di dire bene poche cose chiare. Nessuno ha il tempo di leggere ogni parola e nessuno vuole concentrarsi per capire di che si sta parlando, tanto meno nel web dove si viaggia veloce e se non è subito chiaro a colpo d’occhio salto ad un’altra pagina.

Qui non si legge, qui si esplora, si naviga.

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PREZZI ADEGUATI

Il secondo punto è rappresentato dal chiarire quale sarà il criterio che utilizzeremo nel definire il valore delle proprie prestazioni. Uno studio professionale non è esattamente come una pompa di benzina che espone i prezzi, né è tenuto a farlo; tuttavia il cliente vuole capire sin da subito lo standing dello studio, come lavora e quali sono i valori alla base del proprio agire, per capire se fa al caso suo, se è in linea con le proprie esigenze e possibilità e se troverà qui dei veri partner per la soluzione. Non si lavora mai sul dumping (abbassamento dei prezzi) se sappiamo d’altra parte valorizzare e comunicare adeguatamente perché valiamo tanto. Il sito deve cominciare (non esaurisce) questa operazione di chiarificazione e di comunicazione.

 

UN BEL CONTESTO FORMALE

Difficilmente vi rivolgereste ad una pompa di benzina mezza sgarrupata, fatiscente oppure old style. Preferibilmente amate rivolgervi a chi vi ispira di più e tutto parte dalla forma. Se per una pompa di benzina conta molto il bar associato alla stessa, i servizi complementari che offre e la cura del contesto, per il sito Internet dello studio legale contano le fotografie, lo stile, le immagini, i video, il logo, i colori. Sono questi tutti gli elementi che trasmettono qualcosa dello studio, il suo credo, la sua storia, il suo stile.

Ricordatevi infine che sul web non esistono lettori, non si studia, non si approfondisce, non ci si concentra. Sul web siamo tutti esploratori, pionieri, investigatori, curiosi. Sul web si naviga, il che vuol dire che si saltella da un punto all’altro alla ricerca di qualcosa e a volte non si sa neppure cosa si sta esattamente cercando. Sul web si va in punta di piedi, pertanto non preoccupatevi di dire tutto del vostro studio mediante il sito: non lo leggerà nessuno. Dite invece poche cose molto bene. Decidete cosa comunicare, qual è il vostro core business e puntate su quello.

 


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Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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Per info e contatti: coach@mariocatarozzo.it.