PREMESSA SUL COACHING
Se ci limitiamo ad una visione consumistica del mondo, dentro cui mettiamo l’uomo come soggetto e oggetto di consumo, allora siamo fritti. In quel caso, saremmo fatti solo di corpo, che ha bisogni, consuma e si consuma.
Se, grazie al cielo, accediamo ad una visione più alta dell’essere umano, magari alla luce di tradizioni millenarie, ecco che si apre uno scenario completamente diverso, dove l’uomo è molto di più di ciò che si vede dall’esterno.
Secondo le tradizioni orientali che hanno influenzato la visione occidentale dell’uomo nelle fasi di evoluzione del concetto di essere umano, sono 7 i livelli dell’essere umano, concepibili come involucri che racchiudono l’un l’altro in una sorta di scatole cinesi, influenzandosi per osmosi a vicenda. Il benessere e la felicità stanno nell’armonia di questi livelli.
Diciamo che nei millenni questi concetti hanno visto impegnate fior fiore di menti, personalità di ogni tipo, dai mistici ai filosofi, ai pensatori, ai poeti: Platone, Cartesio, Aristotele e i grandi pensatori indiani e d’oriente.
Dopo tanti anni, la mia idea di coaching è qualcosa di profondamente utile, bello, illuminato, che affonda le sue radici nelle più grandi menti della storia. Il coaching non può essere ridotto a promesse gridate, a mirabolanti risultati grazie alla pillola magica che qualche guru sente di dispensare. Penso che l’amore verso le persone, il rispetto dell’intelligenza altrui e una forte motivazione altruistica siano la base per chi fa questo lavoro ed entra in punta di piedi nelle vite altrui e nei mondi che ciascuno porta con sé.
I 7 LIVELLI: QUALI SONO?
Torniamo ai 7 livelli di esistenza dell’essere umano:
- FISICO: la corporeità materiale.
- VITALE: energia e forza vitale dell’organismo.
- EMOZIONALE: le emozioni, che influenzano l’energia vitale.
- MENTALE: il modo di pensare e percepire le cose.
- CAUSALE: le esperienze che influenzano la visione delle cose.
- SPIRITUALE: la relazione con l’infinito.
- COSCIENZIALE: la consapevolezza e la presenza di sé.
.
SU COSA LAVORA IL COACHING.
Bene – potreste dire – e ora di tutto ciò cosa ne dobbiamo fare? Sapere che esistono questi livelli è la premessa per potervi lavorare sopra. Senza consapevolezza non c’è possibilità di cambiamento intenzionale: tutto resta casuale e fuori dal nostro controllo.
Il coaching può lavorare su molti di questi livelli, apportando quei cambiamenti alla base di un’esistenza consapevole, piena e felice.
Con il coaching si può prendere maggior consapevolezza del proprio corpo, come respiriamo, come ci nutriamo, come ci atteggiamo.
Con il coaching si può lavorare sull’energia vitale, creando le condizioni per prendersene cura e alimentarla.
Con il coaching si lavora sulle emozioni, dalla gestione delle stesse al self empowerment, alla gestione dello stress, alla gestione dell’autostima.
Con il coaching si lavora sulle strategie di pensiero, sul come funziona il nostro cervello e come può prodursi una mente ecologica, consapevole.
Con il coaching si possono analizzare e superare convinzioni, credenze, pregiudizi e imparare a generare il futuro non determinato dal passato.
Il coaching può arrivare a far riflettere sul nostro scopo nella vita, il nostro posto nel mondo, il senso che abbiamo e ha tutto questo, in una visione più spirituale che materiale.
Infine, ma in realtà è l’inizio, il coaching può aiutare a riprendere in mano la propria vita partendo da chi si è ora, accettando di partire da dove si è per creare con le proprie scelte consapevoli il futuro desiderato.
Mi sembra ne valga la pena, che ne dite? In fondo si parla “solo” della nostra vita e di come sia nelle nostre mani. Non accorgersene è come non svegliarsi mai, vivere da zombie, automi che rispondono stimolo-risposta alle sollecitazioni esterne.
Perché riservarsi questo?
Se ritieni di meritare una vita più consapevole, piena e felice, probabilmente ti interessa il percorso COACHING ACADEMY per acquisire la mentalità del coaching nella vita privata e professionale.
LEGGI ANCHE QUESTO MIO ARTICOLO:
“IL METODO KAIZEN NELLA CRESCITA PERSONALE E NELLO STUDIO PROFESSIONALE“.
.
TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO?
Leggi anche: Coaching on line: una opportunità a portata di mano