Già, perché le emozioni?
Me lo sono chiesto solo io, o è successo a qualcun altro?
E poi, cosa significa puntare su di me?
Se non penso io a me stessa, chi lo farà?
Questo mi sono chiesta qualche anno fa, pur consapevole di avere una famiglia che mi amava, un ambiente di lavoro tutto sommato confortevole, soddisfazione economica, di vivere in un posto magnifico con il mare a portata di mano, che, pur essendo partita da nulla, ero riuscita a costruire qualcosa di ambizioso, come uno studio dinamico e professionalmente riconosciuto.
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Che cosa mi mancava? Come mai mi sentivo apatica? Perché mi sembrava di sopravvivere? Perché il mio fisico si sentiva sempre stanco?
Non possiamo apprezzare o amare qualcun altro più di quanto amiamo noi stessi.
Nessuno potrà apprezzarci o amarci più di quanto possiamo fare noi stessi.
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IO SONO LA MIGLIOR ALLEATA DI ME STESSA!
IO POSSO PUNTARE SU DI ME!
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Quando ho cominciato a riformulare il mio dialogo interiore, convinta di poter fare davvero la differenza nella mia vita, in quella delle persone che amo, delle persone a me vicine, del mio pezzetto di mondo, qualcosa si è riacceso.
Come una fiamma di candela fievole e tiepida che riprende vigore e sostanza e che illumina la stanza intera!
Quando ho cominciato a chiedermi:
- che cosa voglio veramente veramente fare?
- chi voglio veramente veramente essere?
- quale è il mio scopo? Il mio perché?
- che cosa voglio lasciare?
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Solo la nostra felicità individuale può creare felicità intorno.
Essere felici è il nostro progetto più importante, dedichiamoci qualche giorno. Troviamo il tempo.
La pioggia mi rende più felice rispetto alle giornate soleggiate.
Ecco, finalmente ora ho il coraggio di dirlo.
Ho il coraggio e la forza di essere me stessa. Sono felice di me stessa.
Mi apprezzo anche se amo la pioggia.
Parto dalla pioggia…. Poi il resto verrà.
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“Quando uno è contento di sé stesso, ama l’umanità.”
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Fermarsi qualche giorno per riprendere in mano il timone della propria vita, per fare pace con le proprie emozioni, belle o brutte, fa lo stesso.
Fermarsi qualche giorno per fare pace con se stessi, perdonandosi i traguardi non raggiunti, le vette non scalate, i mari non esplorati, per paura di non farcela, per paura del giudizio, per paura di deludere chi ti sta vicino, per paura di non avere alternative, per paura di essere in ritardo, per paura di lasciare il conosciuto per l’ignoto.
Fermarsi qualche giorno per ascoltare il silenzio della propria anima, per ricongiungersi con l’io bambino, con la spensieratezza del gioco, con la leggerezza del piacere offuscato da troppi anni di dovere.
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Concediti questo tempo partecipando al seminario residenziale puntosudiME, dove ci alleneremo nella gestione delle emozioni, dell’autostima, del carisma e della leadership, per fare in modo che siano una risorsa e non un ostacolo nella vita.
Per lasciare un segno nel mondo, punta su di TE!
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