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La rivoluzione digitale che farà volare gli studi professionali

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L’industria sta affrontando la sua trasformazione digitale che giungerà a maturazione con il 5G nel 2020. Per fare questo ha bisogno di strumenti, mentalità e competenze nuove.  Come fare?

Due le strade da intraprendere: la formazione interna che porta nuova cultura a chi c’è già in azienda e nuove figure professionali da inserire, che portino linfa nuova e nuova visione dei processi. A ciò si aggiunga un settore in fortissima crescita negli ultimi anni, che è la consulenza.

Per portare a compimento la trasformazione epocale che lascerà solo immagini sbiadite di un passato industriale, neppure molto lontano, c’è bisogno di una nuova cultura.

Digital transformation e change management sono le due parole chiave intorno a cui gira tutto.

Bene, i giochi non solo sono avviati, ma quasi compiuti. E i professionisti? Intendo, il mondo fatto da commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, notai, solo per citare le categorie legali, ma anche da ingegneri, consulenti aziendali, come si sta muovendo?

Il mondo professionale si interseca con quello industriale completandolo, arricchendolo, sostenendolo. Se non si è allineati si farà fatica a capire tempi e modi della consulenza e non si potrà guidare il cliente verso i risultati cui aspira.

La digital transformation allora deve interessare anche lo studio professionale, come il change management. Solo che lo studio è stato fino ad oggi abituato ad avere lo scettro del sapere (tecnico) indiscutibilmente, per cui non ha mai dovuto lavorare sul proprio cambiamento.

Che succederà d’ora in poi? Sarà ancora così? Basterà qualche ritocco organizzativo qua e là a mantenere sulla cresta dell’onda il professionista-consulente?

Il change management, la gestione del cambiamento è un momento di passaggio fondamentale che va governato: ci vuole consapevolezza di chi si è, per sapere da dove si parte, di chi si vuole diventare, per sapere dove si vuole arrivare e poi di gestione di processi, per sapere come arrivarci, sia in termini di azioni da intraprendere, sia in termini di tempistiche da rispettare.

Ogni cambiamento voluto deve essere sostenibile, quindi “digeribile” e comprensibile.

Inoltre va tenuto presente che oggi il cambiamento non riguarda solo le figure apicali di una organizzazione, studio o azienda che sia, ma riguarda tutti coloro che compongono l’organizzazione. Quindi vanno considerati i tempi di assorbimento di tutti, la comunicazione diventa fattore centrale come la condivisione e l’allineamento alla vision comune.

Stesso discorso vale per la digital transformation: ciò non vuol dire solo smaterializzazione di documenti, vuol dire cambio di mentalità nel lavoro.

Il digitale sta portando cambiamenti a livello di cablaggi neuronali. Il nostro cervello, per un principio di plasticità neuronale, cambia in continuazione e si adatta cercando di alimentare ciò che serve, abbandonando ciò che non serve più. Pensate a come facciamo uso diverso della memoria, dell’orientamento, della lettura e così via, da quando abbiamo uno strumento fidato sempre con noi che si chiama telefonino, a cui affidiamo le nostre ricerche, i nostri ricordi, la nostra ansia di orientamento. 

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Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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Per info e contatti: coach@mariocatarozzo.it.