Storytelling, ovvero l’arte di raccontare storie. Detta così sembra qualcosa appartenente al mondo dei bambini. Tutti infatti siamo stati affascinati dalle storie e tutti ancora lo siamo. Siamo fatti per essere attratti dalle storie. La nostra mente ama le storie, là dove c’è un significato da scoprire, un senso da seguire. I cartoni animati sono storytelling, così come le telenovelas e i film. Chi ama i libri racconta di viaggi fatti tra una pagina e l’altra, raccogliendo briciole di una storia come Pollicino.
Non è solo per bambini lo storytelling, anzi. Leggo oggi sul Corriere della Sera (2 giugno 2014, pag. 2) un articolo che non può che attrarre la mia attenzione, da sempre sostenitore dell’importanza che lo storytelling riveste anche nel mondo dei liberi professionisti, nel public speaking, come nella redazione dei testi del sito Internet di Studio.
“Dal marketing alla politica, ascesa dello stoytelling”, questo il titolo dell’interessante articolo di Luca Mastratonio. Si parte da Reagan per descrivere (usando lo storytelling) come questa tecnica di comunicazione si sia diffusa nel mondo della politica, mutuato dal marketing. Così – si legge – dopo Reagan anche Bill Clinton fa ricorso a questa modalità comunicativa e in Italia Veltroni, Vendola e ora Renzi ne hanno fatto un proprio stile comunicativo.
Cos’è lo storytelling?
Ma cos’è lo storytelling? È l’arte di raccontare attraverso una storia e l’uso di metafore e allegorie concetti e informazioni che, altrimenti, rimarrebbero freddi dati o numeri. Dov’è quindi il valore aggiunto di questo strumento? Che fa leva su una predisposizione che come esseri umani abbiamo dopo secoli e secoli in cui le tradizioni sono state tramandate da raccontastorie (poi cantastorie). Prendete qualunque libro che parli di Indiani d’America, oppure della cultura religiosa di qualunque popolo, o ancora di gesta eroiche e troverete un comun denominatore: prima della scrittura (e poi parallelamente ad essa) il carico di cultura di un popolo è stato trasmesso dai racconti. Intorno ad un fuoco, in un anfiteatro, nelle corti e nei castelli, il racconto ha rappresentato uno strumento per mantenere viva la tradizione di una comunità e di un popolo.
Quante storie da bambini
Oggi, ciascuno di noi fa esperienza da piccolo dello storytelling, là dove mamma e papà ci raccontano fiabe (sempre meno, purtroppo) che ci fanno immaginare, viaggiare, sognare e capire. Ebbene, questa predisposizione verso le storie e i racconti, verso le metafore, resta vivo in ciascuno di noi.
Parole ed emozioni
Il politico, quindi, che sa parlare un linguaggio “familiare” al suo pubblico, che sa tenere viva l’attenzione descrivendo una storia in cui è inserito un messaggio, a noi piace, piace molto di più. Le parole trasmettono informazioni, lo storytelling accompagna in un viaggio in cui vivremo emozioni date dalle immagini della nostra esperienza che evoca il racconto. Può essere il racconto del futuro (vision) o del passato (storia), sarà pur sempre un viaggio.
Tutti noi siamo in grado di capire se ci viene spiegato un concetto, trasmessa una informazione. Cognitivamente (razionalmente) è alla nostra portata. Ma se ci viene raccontata quella informazione attraverso una storia, con metafore e un linguaggio a noi familiare, le cose cambiano. Non si tratta più solo di capire, bensì di condividere, di arricchire di emozioni quelle informazioni. Le metafore e il racconto sono evocativi e non più solo descrittivi.
Papa Francesco, ne è un esempio. Racconta, coinvolge, condivide. E come uno strumento suonato da un esperto musicista, noi risuoniamo. “Fate battere i vostri cuori all’unisono” dice Ghandi. Questo è il potere dello storytelling.
Storytelling e liberi professionisti
Ebbene, può questa tecnica comunicativa essere utile alla comunicazione moderna del libero professionista? Mi riferisco, in particolare, alla comunicazione che avviene in pubblico mediante il public speaking (seminari, convegni, riunioni) e alla comunicazione dello Studio professionale mediante il proprio sito Internet. Decisamente sì.
Storytelling e public speaking
Per il public speaking, sostituire le slide tutto testo tipiche del professionista dell’area legale con slide descrittive, con immagini, infografiche, poco testo e uno storyboard come colonna portante, sarà un vero toccasana. Fare public speaking vuol dire diventare memorabili, quindi essere ricordati. E ciò avverrà solo se abbiamo “colpito” (emozionato) il nostro pubblico.
Storytelling e sito Internet
Per i testi del sito Internet, saper raccontare se stessi, invece che trasmettere fredde informazioni, stile ingredienti di una scatola di biscotti, farà la differenza. Nello storytelling del sito Internet inserirei oltre alla cura dei testi, anche la scelta coerente delle immagini del sito, senza più martelletti, bilance e penne stilografiche.
Viva lo storytelling!
Buon lavoro!