Prima di definire qualunque strategia di azione per la gestione di un progetto è necessario fissare due punti cardinali:
- Il punto di partenza, quindi le risorse possedute, i punti di forza, lo scenario;
- Il punto di arrivo, quindi gli obiettivi che si vogliono raggiungere, sia qualitativi, che quantitativi.
La prima attività è una attività di Intelligence, quindi di raccolta dati, loro aggregazione e interpretazione (mappatura); la seconda attività è di definizione della vision e degli obiettivi.
COME DEFINIRE GLI OBIETTIVI: MODELLO S.M.A.R.T.
Esiste un modello che aiuta a definire correttamente gli obiettivi. Nel coaching gli obiettivi così definiti si chiamano “ben formati”. Ecco il modello SMART e i suoi 5 passaggi:

MODELO T.O.T.E.
Definire gli obiettivi non basta. È necessario poi avere metodo anche nel perseguirli. Un altro modello ci aiuta a mantenere la rotta durante la navigazione, a partire solo dopo aver definito da dove partiamo per ottenere cosa e a fare dei continui check di verifica intermedi per introdurre i cambiamenti necessari o, addirittura, cambiare completamente la strategia che sta dimostrando di non funzionare, evitando così sprechi di tempo e di energie.
Il modello TOTE si sviluppa in 4 fasi, che sono indicate dalle lettere che compongono l’acronimo:
- TEST = prima di agire devo raccogliere le informazioni (mappatura).
- OPERATION = è la strategia, il piano di azione.
- TEST = è la mappatura di verifica per capire se stiamo andando nella direzione giusta.
- EXIT = qualora ci accorgiamo che l’operato non è efficace, dobbiamo non incaponirci, ma essere flessibili e smettere di fare ciò che stiamo facendo, per valutare altre strade da percorrere.

Questa mentalità viene trasmessa nel percorso della nostra Coaching Academy, la scuola di coaching di Myplace Communications
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