Le parole sono importanti (verbale), ma ancora di più conta come parliamo (paraverbale) e come ci comportiamo (linguaggio del corpo). Diversi studi hanno dimostrato come le espressioni del viso e il volto possano ispirare fiducia nell’interlocutore al punto di incidere in modo determinante sui processi negoziali. Le ragioni sono molteplici, la prima fra tutte è che il linguaggio del corpo appartiene all’essere umano con molta più profondità rispetto al linguaggio verbale. Il primo affonda le proprie radici agli albori dei tempi, momento in cui l’essere umano non era dotato di funzioni cognitive superiori tipiche della neocorteccia cerebrale e quindi i 5 sensi (vista, udito, tatto, olfatto e gusto) erano gli unici veri canali di relazione con l’ambiente esterno. Per migliaia di anni ci siamo allenati ad usare questi canali e ora, nonostante ci sentiamo esseri superiori in grado di pensare e manipolare l’ambiente, ancora questi canali permangono come determinati per le nostre decisioni e comportamenti.
Per questa ragione le espressioni del visto, lo sguardo, il tocco tra le persone, la gestualità, le distanze, il modo di vestire, la postura del corpo continuano ad avere un peso determinante nelle relazioni, certamente più delle parole stesse.
Molti dunque dedicano il 100% delle proprie attenzioni a preparare discorsi, senza curare il modo in cui parleranno e il linguaggio del corpo con cui si presenteranno al pubblico o all’interlocutore. Errore importante nella comunicazione.
Ne abbiamo parlato su Radio 105 con Kris&Kris.