LA RIPRESA POST EMERGENZA COVID-19
Ripartiti a pieno ritmo! Questo è ciò che ciascuno di noi pensa oggi, passata la metà del mese di settembre, dopo pandemia e vacanze che ci hanno scombinato abitudini e piani di lavoro. Probabilmente è il settembre più strano e “nuovo “ di sempre, dove se da un lato ci accorgiamo che è finita un’epoca, dall’altro siamo consapevoli che se ne apre una nuova tutta di zecca, dove possiamo davvero inventarci il futuro.
I NUOVI SCENARI NELLA PROFESSIONE
In questo nuovo scenario la vera sfida è superare le vecchie abitudini e crearne di nuove. Già, perché le abitudini sappiamo che sono una strategia che la natura ha previsto per farci risparmiare energie e tempo; come tutte le cose, però, le abitudini presentano un lato positivo e uno negativo.
Da un alto, infatti le abitudini ci permettono di mettere “il pilota automatico” e muoverci nella confort zone; risparmiamo così tempo ed energie per fare ciò che è necessario, riproponendo, però, sempre le stesse dinamiche e percorrendo sempre la stessa strada. In ciò consiste un’abitudine: nel creare una sequenza dei azioni che possiamo poi riproporre a nastro in continuazione. L’abitudine, in sostanza, ci rende una fotocopiatrice: riproponiamo copie di ciò che abbiamo già fatto. Fin qui tutto ok.
NUOVE MENTALITÀ E NUOVI COMPORTAMENTI
Ora però dedichiamoci al lato meno nobile della questione. Una fotocopiatrice non inventa nulla, riproduce. Finché ciò ci è utile, va bene, ma non appena la realtà che dobbiamo affrontare richiede nuove soluzioni e comportamenti… ecco che la vecchia abitudine diventa immediatamente una palla al piede.
Così, se non ci rendiamo conto che è arrivato il momento di cambiare e di individuare nuovi comportamenti, ecco che ci arrocchiamo sulle posizioni solite e tendiamo a giudicare, a lamentarci per mantenere lo status quo, invece di inserirci nel flusso degli eventi e cambiare, come gli eventi richiedono. Ricordiamo Charles Darwin che sosteneva che:
non è il più forte o intelligente della specie a sopravvivere, ma colui che si adatta meglio ai cambiamenti.
La flessibilità, quindi, sarà il vero plus per il futuro, la marcia in più da possedere. Il tempo si inserisce in questo scenario: essere tempestivi, non sprecare tempo a giudicare, evitare di focalizzarsi sul problema e dedicare quel tempo prezioso a cercare soluzioni; queste saranno le skills necessarie per fare la differenza in futuro.
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