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L’Intelligenza Artificiale nella professione notarile: opportunità e limiti

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Anche professione del notaio sta attraversando una fase di profonda trasformazione, accelerata dall’avvento delle nuove tecnologie e in particolare dall’Intelligenza Artificiale (AI). In quanto pubblico ufficiale, il notaio svolge una funzione di garanzia e controllo nella stipula di atti tra privati, assicurando la loro conformità alla legge. È quindi naturale chiedersi come l’AI possa integrarsi in questa professione, apportando vantaggi concreti senza pregiudicare l’insostituibile ruolo umano del notaio. 

In questo articolo analizzeremo le possibili applicazioni dell’AI negli studi notarili, evidenziando opportunità e limiti sia tecnici che deontologici. Infine, forniremo alcuni suggerimenti pratici su come un notaio può trarre beneficio dall’AI restando fedele ai propri principi fondamentali.

Opportunità dell’AI nell’organizzazione dello studio notarile

Un primo ambito in cui l’AI può portare vantaggi concreti è quello dell’organizzazione e gestione delle attività dello studio. Si pensi ad esempio a sistemi di intelligenza artificiale in grado di:

  • Ottimizzare le agende e pianificare gli appuntamenti in modo efficiente, tenendo conto delle urgenze, delle scadenze e dei carichi di lavoro.
  • Automatizzare attività amministrative e burocratiche ripetitive come la protocollazione e l’archiviazione di documenti.
  • Assistere nella ricerca e reperimento di informazioni, ad esempio precompilando bozze di atti sulla base di modelli standard. 
  • Effettuare controlli automatici su documenti, atti e contratti per rilevare incongruenze o errori formali.

Tutto ciò permetterebbe al notaio di dedicare più tempo al contatto con il cliente e alla cura degli aspetti più delicati e discrezionali del suo lavoro. L’AI sarebbe uno strumento prezioso per sgravare il notaio dalle incombenze ripetitive e routinarie, lasciandogli più spazio per le attività a valore aggiunto che richiedono competenze umane avanzate.

Altri ambiti più promettenti per le applicazioni future sono l’analisi predittiva su database di atti notarili, per migliorare i processi decisionali, e i sistemi di raccomandazione nella scelta di servizi accessori da proporre al cliente sulla base delle sue esigenze specifiche.

Limiti etici e deontologici 

L’adozione dell’IA negli studi notarili deve però tener conto di vincoli deontologici e limiti etici ben precisi. Il notaio è un pubblico ufficiale tenuto per legge a garantire imparzialità, trasparenza e tutela della privacy. Deve inoltre assicurarsi personalmente della validità degli atti che autorizza con la sua firma autografa. 

Vi sono quindi ambiti sensibili in cui l’intervento umano del notaio rimane insostituibile. Ad esempio:

  • La valutazione della capacità di agire e intendere delle parti contraenti. 
  • L’analisi di particolari situazioni personali e familiari che richiedono discrezione e approccio individuale.
  • La verifica accurata dell’identità dei contraenti di persona e non solo virtualmente.
  • Il giudizio finale sulla conformità di un atto alla legge e sugli effetti legali che produce.

La responsabilità di tali valutazioni spetta unicamente al notaio in quanto professionista qualificato e soggetto terzo garante per lo Stato. Delegarle a un sistema di AI, per quanto sofisticato, porrebbe problemi etici e giuridici enormi.

Inoltre, l’imparzialità e la trasparenza nel trattamento dei dati sono princìpi cardine per il notaio. L’utilizzo di sistemi di AI comporta rischi di opacità algoritimca e di discriminazioni inconsapevoli, che un pubblico ufficiale ha il dovere di prevenire e mitigare.

Suggerimenti pratici per un’adozione etica dell’AI

Per sfruttare i benefici dell’AI preservando l’integrità deontologica del notaio, è bene adottare un approccio prudente e graduale, con tool di AI trasparenti e con il controllo umano negli ambiti delicati. 

Ecco alcuni suggerimenti pratici:

  • Utilizzare l’IA solo per attività amministrativeorganizzative e di pre-analisi documentale. Il giudizio finale spetta sempre al notaio.
  • Scegliere tool di AI i cui algoritmi siano open source e validati scientificamente, per garantire trasparenza.
  • Affiancare sempre l’AI con supervisione e validazione umana da parte del notaio.
  • Introdurre l’AI gradualmente, formando adeguatamente il personale dello studio sul suo utilizzo etico e responsabile.
  • Effettuare controlli e test periodici per monitorare il corretto funzionamento degli algoritmi.
  • Implementare misure rigide a tutela della riservatezza dei dati dei clienti.
  • Informare chiaramente i clienti sull’utilizzo dell’AI e raccogliere il loro consenso esplicito.
  • Tenere aggiornati nel tempo gli algoritmi per minimizzare i rischi di obsolescenza e discriminazione.

Conclusioni

L’AI è dunque un’opportunità da cogliere anche per la professione notarile, ma richiede cautela e un approccio umano-centrico per un’integrazione davvero efficace ed etica. I princìpi fondamentali del notaio non sono né negoziabili né delegabili alla tecnologia. Ma se utilizzata con saggezza, l’AI potrà diventare un utile assistente digitale per migliorare il servizio ai clienti preservando il ruolo insostituibile del notaio come professionista e come figura di garanzia.

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Mario Alberto Catarozzo - Founder Partner & CEO MYPlace Communications

Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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