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Liberi professionisti e social media: è arrivato il momento di passare all’App di Studio (puntata n. 9)

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È arrivato il momento di fare il salto: via la newsletter di Studio e ora a tutta App! Più facile a dirsi che a farsi, diranno in molti. Per alcuni l’App è ancora un mistero da svelare, per altri più tecnologici, invece, è già entrata nelle abitudini quotidiane. Chi infatti utilizza uno smartphone o un tablet necessariamente utilizzerà diverse App ogni giorno.

Avete presente quelle icone che trovate sullo schermo del vostro tablet o smartphone? Ebbene quelle sono App, che altro non sono che “Applicazioni”. Le App in sostanza, sono piccoli software, agili e veloci, che servono ad aggiungere funzionalità al vostro device mobile. Bella invenzione, eh!? Per intendersi: è un po’ come installare nuovi piccoli software sul computer; attraverso questi ultimi si espandono le capacità – e quindi l’utilizzo – del computer. Ecco, la stessa cosa avviene con le App. Grazie ad esse il nostro tablet e il nostro smartphone (non a caso significa “intelligente”) si arricchisce di nuove funzioni, di nuove potenzialità. Ce ne sono migliaia di App: da quelle di “utilità”, per lavorare meglio, a quelle ludiche dei giochi, a quelle interessanti per la navigazione come le App con le mappe o per la ricerca di ristoranti o per la lettura dei quotidiani. Insomma, con le App il mondo delle possibili applicazioni di un device mobile è diventato praticamente infinito.

Le App si trovano negli appositi store (o “market”, veri e propri negozi digitali). Ogni sistema operativo ha un proprio store con proprie App, in quanto per ciascun sistema operativo sono create apposite App con il relativo linguaggio di programmazione. Pertanto non è possibile installare una App per Android su un iPad, così come non è possibile istallare una App di RIM su un Samsung che utilizza piattaforma Android. Help, già mi sono perso, diranno alcuni. Facciamo allora un po’ di ordine e chiarezza.

Esistono almeno 4 piattaforme e quindi sistemi operativi su cui “girano” le varie App:

  1. IOS di Apple
  2. Android di Google
  3. BlackBerry OS per BlackBerry
  4. Windows Mobile di Microsoft

Le varie marche di telefonini e tablet non vano confuse con il sistema operativo che utilizzano. Tutti i prodotti mobili Apple (iPad, iPhone) utilizzano come sistema operativo IOS, tutti i BlackBerry utilizzano RIM, mentre diverse marche utilizzano il sistema Android, come il famoso Galaxy di Samsung, oppure l’ultima generazione degli LG come il curve (al momento l’unico cellulare con display curvo), o ancora come gli HTC, con il suo top di gamma HTC One. Al contrario, i cellulari Nokia di ultima generazione, come il Lumia utilizza come sistema operativo Windows Phone.

Fatta dunque un po’ di chiarezza, passiamo a ciò che più ci interessa: è possibile avere una propria App di Studio personalizzata?  La risposta è certamente sì.

 A cosa può servire una App per il nostro studio professionale? Il valore di un’App di studio è almeno su tre fronti:

  1. permette di fornire aggiornamenti e servizi personalizzati per i propri clienti, a differenza della newsletter;
  2. permette di mantenere i contatti tra lo studio e clienti non più “attivi” (per esempio clienti con cui si è completato l’incarico professionale);
  3. permette di farsi conoscere da clienti nuovi che riceveranno le nostre news e servizi prima ancora di fruire dei nostri servizi professionali.

Restano a questo punto da chiarire una serie di fattori:

  • Come possiamo instaurare rapporti con i clienti mediante l’App di Studio?
  • Da chi facciamo sviluppare un’App?
  • Quante App devo far sviluppare in funzione delle piattaforme esistenti?
  • Quanto costa far sviluppare un’App?
  • Ne vale la pena in termini di business development?
  • Che tipo di sevizi val la pena di offrire attraverso l’App?

Bene, vedremo di rispondere a queste domande e fornire informazioni operative e, spero, utili nella prossima puntata di questa guida.

Buon lavoro intanto!

Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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Per info e contatti: coach@mariocatarozzo.it.