Avete presente le circolari inviate da commercialisti e consulenti del lavoro piene zeppe di testo? Oppure le slide dei convegni fitte fitte di parole? O ancora i report lunghi pagine infinite di testo noiosissimo? E per finire i contratti con clausole scritte in carattere micron anch’esse piene di testo incomprensibile? Ecco, ora potete dire addio a tutto questo. La nuova tendenza (a dire il vero neppure tanto nuova) si chiama Legal Design.
COS’È IL LEGAL DESIGN?
Si tratta di una forma di comunicazione grafica che semplifica la comprensione di un contenuto, mixando parole e immagini. In questo modo si rende un testo molto più gradevole da leggere, semplice da comprendere e veloce. Le tecniche di Legal Design si possono applicare a diverse tipologie di contenuti e di contesti. Il suo valore maggiore viene dispiegato con i testi normativi, che per loro natura sono spesso molto tecnici e ricchi di contenuti destinati agli “addetti ai lavori”. Immaginate, per esempio, spiegare il contenuto di una norma, di una riforma, di un decreto attuativo, non solo mediante l’uso delle parole, ma anche con la grafica, quindi schemi, figure, disegni, arricchendo il tutto con le varianti di colore, di dimensione e di posizionamento grafico nello spazio. In questo modo si possono mettere in evidenza alcuni punti chiave, ordinare altri, creare gerarchie di relazioni e flussi di propedeuticità.

CHI PUÒ GIOVARE DEL LEGAL DESIGN
I primi a trarne vantaggio saranno sicuramente i clienti, i cittadini e gli utenti. Pensate, infatti per un commercialista o un consulente del lavoro come potrebbero risultare più comprensibili, gradevoli ed efficaci le circolari periodiche organizzate con il metodo delle infografiche. Il destinatario potrebbe così ricevere la classica circolare in pdf e rimanere meravigliato di trovarvi come contenuto una infografica con poco testo, di immediata comprensione e molto più facile da ricordare. Stessa cosa per il cliente di un avvocato che riceve un report periodico sullo stato di avanzamento delle pure il cliente di un notaio che riceve una comunicazione sugli adempimenti burocratici da compiere per poter fare il rogito.
Il secondo target che potrebbe beneficiarne sono i collaboratori di studio in tutte le attività di formazione interna, di comunicazione e knowledge sharing. Il report o di una riunione di studio potrebbe essere fatto così, d’ora in poi, così come il sommario con l’ordine del giorno della riunione. Pensate anche le attività didattiche nei master, all’università e durante la pratica professionale.

MARKETING E LEGAL DESIGN
Non ultimo il marketing dello studio professionale. Anche la comunicazione a scopi promozionali potrebbe trarre grande giovamento dal Legal Design. Qui si potrebbero utilizzare non solo le infografiche statiche, ma anche le infografiche animate, rendendo molto piacevole con piccole gif animate, oppure brevi video le comunicazione dello studio. Stessa cosa per i contenuti della newsletter periodica di studio.

CONCLUSIONI
Il Legal Design che sta conquistando gli studi professionali ha tutte le carte in regola per diventare nel tempo un nuovo standard di comunicazione interna ed esterna dello studio. I benefici sono evidenti anche perché permette sia a chi produce questi contenuti che a chi li utilizza di godere dei benefici della scrittura (ricordiamo che le parole descrivono e sono decodificate dall’emisfero sx del cervello) e dei benefici delle immagini che rappresentano (le immagini sono decodificare dall’emisfero dx del cervello).
Non a caso nel nostro master dedicato ai professionisti MASTER IN BUSINESS un intero modulo è dedicato al Legal Design.
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