Secondo lo studio del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, che ha presentato le previsioni a medio termine (2021-2025) nell’ambito della trentesima edizione di Job&Orienta, entro il 2025 il 60% dei lavoratori richiesti sul mercato dovranno avere competenze green o digital. In questo secondo ambito le competenze maggiormente ricercate sono ricondotte ai profili professionali Ict, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali. Un dato da tenere fortemente in considerazione in quanto il processo di digitalizzazione si sta diffondendo in ogni ambito lavorativo. Da un lato, infatti ci sono i sistemi di lavoro e le attività produttive interessate al passaggio al digitale: smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone. Dall’altro viene richiesto l’innalzamento delle competenze digitali a tutti i professionisti, da chi si occupa di materie giuridiche a chi fa consulenza in ambito economico e finanziario.
SOFT SKILS NECESSARIE
Gli studi professionali non sono quindi esenti da questo processo di trasformazione, ma anzi hanno la maggior urgenza di essere parte del cambiamento e di far sviluppare ai propri collaboratori le soft skills necessarie ad affrontare con consapevolezza la crescita del digitale in tutti i processi. Non basteranno più le conoscenze della Gli studi professionali non sono quindi esenti da questo processo di trasformazione, ma anzi hanno la maggior urgenza di essere parte del cambiamento e di far sviluppare ai propri collaboratori le soft skills necessarie ad affrontare con consapevolezza la crescita del digitale in tutti i processi. Non basteranno più le conoscenze della specifica materia, la capacità di studio e analisi di un caso o di una pratica, avrà un peso sempre più maggiore l’adattamento alle nuove tecnologie, l’approfondimento e l’utilizzo quotidiano di sistemi informatici complessi e la rapida reazione alla concorrenza che sarà ogni giorno più insidiosa grazie alla continua evoluzione del comparto digitale.
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CONCLUSIONI
La rivoluzione digital prosegue senza sosta, accelerata anche dallo smart o remote working conseguente alla pandemia da Sars-Cov-2, e investe tutti i sistemi di lavoro e le attività produttive. La conferma arriva dallo studio del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere che stima nel 2025 una richiesta del 60% di profili con competenze green o digital. Soprattutto questo secondo aspetto è diventato sempre più impattante negli studi professionali dove i processi sono stati quasi completamente smaterializzati e quindi dove la richiesta di skills trasversali ai professionisti, in ambito digitale, ha assunto un peso preponderante rispetto alle abilità ritenute basilari solo pochi anni fa.
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