Le drammatiche vicende di Parigi lasciano tutti noi senza parole. E invece una parola da questa terribile esperienza emerge, si fa strada, come un fiore tra le macerie: COESIONE! Infatti solo con la forza della coesione, solo facendo corpo, si esce dai momenti difficili.
Je suis Charlie ricorda molto Kennedy a Berlino nel 1963: il 26 giugno tutti diventammo cittadini di Berlino (Ich bin ein Berliner).
Solo se mi metto nei tuoi panni, solo se riesco a vedere ciò che tu vedi, a sentire ciò che tu senti, posso sentire (e non solo capire) e quindi condividere. Si chiama empatia. E la forza dell’empatia collettiva porta alla coesione.
Cosa impariamo da questa esperienza terribile? Che in ogni organizzazione, sociale, professionale, imprenditoriale, la forza deriva dalla coesione e la coesione dalla partecipazione, dalla capacità di prendersi cura del sistema, consapevoli che il sistema si prenderà cura di noi al momento giusto.
In un momento così difficile per l’economia, per il lavoro, per le professioni e per l’impresa, se non viene alimentata una mentalità volta al prendersi cura del sistema, come possiamo pensare di trovare la via dello sviluppo? Se si vive principalmente di accuse reciproche, di scontri, di alibi, di accuse, invece di pensare a costruire qualcosa di diverso, di nuovo, di forte, di coeso, appunto, come possiamo pensare di lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato?
Il coaching mi ha insegnato a fare di tutto per lasciare le persone che incontro meglio di come le ho trovate. Non dovremmo forse applicare questo principio alla nostra stessa vita? Siamo di passaggio su questa terra, non dovremmo tutti avere come stella polare del nostro agire il lasciare un mondo migliore di come lo abbiamo trovato?
È emozionante vedere persone in piazza, in tutte le piazze del mondo a dire con orgoglio, CON ORGOGLIO: JE SUIS CHARLIE! Io sono la libertà! È in questo gesto che si unisce l’individualità con la collettività. Io faccio ciò che posso, ciò in cui credo e non mi preoccupo che lo faccia anche tu, io parto per primo. Se tutti partono per primi, si crea la collettività, la coesione, la forza delle idee, dei valori. Pensate questo applicato alle organizzazioni, siano aziende, studi professionali, comunità o altro. Pensate questo cosa comporta.
Basta polemiche, basta recriminazioni, basta, basta, basta.
Riprendiamoci il potere e la responsabilità delle scelte. Centriamo, come l’uomo di Leonardo, in noi la fonte di tutte le scelte. Solo così potremo realizzare noi stessi, realizzare una società in cui credere, lasciare un mondo migliore.
Penso che le organizzazioni, le aziende e gli studi professionali che sapranno ispirarsi e realizzare questi valori coglieranno i frutti in futuro. Non lavorare di più, ma lavorare meglio, non vivere di più, ma vivere meglio.
Io ci credo, assolutamente!