Nel giorno della donna leggiamo un po’ di tutto su questo tema. Dalla mimosa alla leadership al femminile, c’è un po’ di tutto.
Ne ho tenuti tanti di corsi sulla leadership al femminile e sulla gender diversity. Che le donne siano in gamba quanto, se non più, degli uomini è una ovvietà; che la leadership femminile presenti caratteristiche peculiari e distintive rispetto a quella maschile e che questa diversità sia un patrimonio è una certezza. In realtà non si dovrebbe parlare più di tanto di questi temi, perchè non ci dovrebbe essere la ragione primaria – e cioè una differenza culturale di valore – tra i generi.
Ciò che dovrebbe guardarsi è solo la meritocrazia: che tu sia donna o uomo, eterosessuale od omosessuale che problema c’è? Ciò che conta è cosa porti al mondo, come ti relazioni con il tuo prossimo, in cosa credi. Il resto non dovrebbe essere minimamente considerato come un problema da dover essere affrontato.
Ricordare le 21 donne che hanno partecipato alla Costituente da cui è nata la nostra Carta Costituzionale, piuttosto che donne scienziato come Rita Levi Montalcini, oppure donne giganti come Madre Teresa di Calcutta o ancora donne che hanno lasciato il segno nella storia, nella politica, nell’arte, nella letteratura, nella musica, nella ricerca, nello sport, nel sociale…è quasi pleonastico…
Siamo fili di uno stesso tessuto. Il futuro va costruito insieme, senza distinzioni di genere o di altro tipo. E’ qui che ci giocheremo la vera partita.
In ogni caso, auguri a tutti quei fantastici esseri umani che sono le donne, senza cui non esisterebbe assolutamente nulla.