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Tutto questo trambusto tra dichiarazione poi sementite, allerte improvvise, dati in crescita, immagini raccapriccianti da stato di guerra non hanno fatto certo bene al morale delle persone, tantomeno alla sensazione di controllo e sicurezza di cui tutti più o meno abbiamo bisogno. La comunicazione non è stata certo delle migliori da parte degli organi istituzionali, che si sono trovati loro stessi a non saper bene cosa dire e cosa fare. Questo i cittadini lo hanno capito bene. A questo si aggiunga che ciascuna Regione, e a volte Comune, ha fatto di testa propria aumentando la confusione e un senso di precarietà generale.

COSA SI SAREBBE DOVUTO FARE?

Certo col senno del poi è tutto più facile, ma da chi governa un popolo ci si aspetta che certe competenze le abbia. Innanzitutto, di fronte ad una emergenza sanitaria la parola passa agli esperti, ai medici. Ci voleva un coordinamento centrale da cui giungessero le regole da seguire, giuste o sbagliate che fossero, ma almeno unitarie. Poi gli organi politici avrebbero dovuto tradurle in provvedimenti, unitari e centralizzati e infine le forse di polizia e il sistema sanitario avrebbe dovuto applicarle. Al cittadino spettava il compito di adeguarsi alle norme chiare, univoche e centralizzate. Punto.

La storia, invece la conoscete tutti.

FACCIAMO A QUESTO PUNTO UN SALTO DALL’ALTRA PARTE DEL FIUME PER VEDERE LE COSE CON DISTANZA

Poichè in ogni situazione c’è qualche opportunità, vediamo di comprenderla e sfruttarla, anche questa volta.

Le conseguenze negative, tanto, ce le dovremo prendere, a cominciare da quelle economiche. Considerate che io faccio il formatore e che avevo nel mese di marzo tutti i giorni programmati in aula in tutta Italia: cosa è accaduto? Al momento tutto posticipato e Formazione e Coaching avviene a distanza in webinar e on line.

DETTO CIÒ, QUAL È ALLORA L’OPPORTUNITÀ CHE CI È DATA DALLA SORTE?

Abbiamo l’occasione di fermaci. Uno stop improvviso e immediato, che ci scombussola la routine e i piani, ma che ci ricorda come la vita sia di per sé imprevista. Abbiamo l’occasione di rallentare un attimo, per svegliarci con questi due schiaffoni e vedere il presente, quando invece siamo sempre proiettati inverso un futuro immaginario.

Lo stop ci fa stare di più a casa e in ufficio, ci fa vedere le solite cose con occhi diversi.

Abbiamo nostalgia della normalità di tutti i giorni, quella normalità di cui tutti i giorni ci siamo lamentati.

È un bagno di realtà questo, uno stop ai ritmi frenetici, un ribaltamento del punto di osservazione solito.

Cogliamo questa occasione. Fermiamoci, osserviamo, facciamoci domande e superiamo il giudizio permettendoci di osservare e sentire, semplicemente. Tanta roba, credetemi. Per chi è ipertrofico di testa, pensa sempre, fermarsi è un toccasana. In ogni situazione, portati via l’esperienza, così a qualcosa sarà per forza servita.

Buone riflessioni e per chi vuole dedicarsi davvero del tempo di qualità consiglio ZERO PAURE e ZERO LIMITI, due eventi dedicati a se stessi, pienamente.


ZERO PAURE www.myp.srl/formazione/zero-paure


ZERO LIMITI www.myp.srl/formazione/zero-limiti


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Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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Per info e contatti: coach@mariocatarozzo.it.