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Determinazione od ostinazione? Quando siamo determinati a non mollare cosa stiamo facendo?

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Leggiamo oggi su Corriere on line il caso di un cittadino cinese che rifiuta di abbandonare la propria abitazione e da 10 anni, pur essendo rimasto isolato in mezzo alla modernità (brutta, bisogna dire) che avanza, impedisce la demolizione della sua vecchia casa per far spazio al nuovo quartiere.

La storia ricorda quella del famoso cartone animato UP (2009) , bellissimo, dove il vecchietto rimasto vedovo della sua compagna di vita, piuttosto che cedere alle pressioni di chi vuole sbaraccare il suo passato e costruirvi sopra nuove fondamenta, preferisce arrivare fino in fondo portando la sua casa e il suo sogno direttamente alla meta, le cascate che la moglie tanto desiderava vedere. Guardatelo, merita, con tanto di fazzoletti a portata di mano, mi raccomando!

Resistere al cambiamento utilizzarlo per i nostri scopi?

Ogni qual volta ci incaponiamo, teniamo duro, resistiamo, siamo tenaci, caparbi, cosa stiamo facendo? Stiamo mettendo in atto una ostinata resistenza al cambiamento, oppure stiamo con determinazione cercando di raggiungere i nostri scopi?

Il margine tra le differenze non è poi così netto come sembra e quindi non può certo essere data una risposta a priori. È facile poi “girare la frittata” e dire che rimanere immobili può essere uno scopo. È vero, salvo che è impossibile fermare il cambiamento, quindi è un obiettivo destinato a rimanere frustrato. Mi vengon in mente molti studi professionali che fino a poco tempo fa (oggi sempre meno) cercavano di tenere duro in attesa di tempi migliori, come se questi tempi arrivassero da soli o fosse possibile ripristinare un passato che oramai…è passato. Come ci insegna il coaching, ogni comportamento è strategico se è funzionale ad uno scopo e, quindi, rappresenta la miglior scelta a nostra disposizione per il suo raggiungimento.

Determinati, abitudinari, ostinati

Saremo determinati ogni qual volta avremo un obiettivo chiaro, realistico, ben definito e consapevolmente metteremo in atto comportamenti funzionali al suo raggiungimento senza desistere o perdere la direzione lungo il cammino. Saremo abitudinari ogni qual volta faremo scelte inconsapevoli perché in ripetizione di quanto già sappiamo fare, a prescindere dalla loro efficacia ed efficienza. Saremo ostinati e testardi ogni qual volta cercheremo mantenere tutto com’è nonostante il cambiamento, sfidando le leggi del tempo che passa e puntando all’immobilismo, invece che all’adattamento. Non confondiamo in questo caso ciò che piace fare da ciò che è utile fare, a volte le due cose non coincidono, haimé.

Buona giornata a tutti!

Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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Per info e contatti: coach@mariocatarozzo.it.