La leadership è un argomento delicato in quanto spesso viene confuso con la capacità di gestire. La priorità del leader non è quella di gestire, ma di creare una direzione e convogliare le energie dei collaboratori e dei propri followers in quella direzione. Essere un leader è ben diverso dall’essere un capo. Le due figure potrebbero anche coesistere, ma rappresentano due funzioni e aspetti diversi. Il leader lavora sulla motivazione, sull’energia, sulla vision, sulla forza della chiarezza e del desiderio, unisce le energie, crea le condizioni per lo sviluppo delle potenzialità. Il leader crea appartenenza, orgoglio, corporate identity. Il suo obiettivo è trasmettere gli obiettivi e motivare le persone ad adoperarsi per raggiungerli. Il capo, invece, è colui che ha potere e lo esercita, spesso intimorendo con la propria presenza o agendo in modo autoritario, forte della propria posizione. La leadership nasce dal carisma, mentre l ’autorità nasce dal ruolo. Ancora diversa è poi la figura del manager, colui che ha competenze tecniche per gestire in funzione di migliorare le performance. Le figure del leader e del manager sono indispensabili in ogni tipo di organizzazione, dall’azienda allo studio professionale, dallo Stato alla famiglia. In famiglia, per esempio, marito e moglie si suddividono (spesso di fatto) i ruoli.