Il seminario residenziale #Puntosudime si svolge due volte all’anno, l’edizione invernale a Gressoney, presso il Romantik Hotel Jolanda Sport. Saremo a Gressoney per prenderci cura nuovamente di noi stessi, delle nostre emozioni, della nostra autostima, del carisma e di come essere una guida per se stessi e per gli altri, la leadership, appunto.
Le precedenti edizioni hanno visto partecipanti entusiasti e tanta tanta emozione nei tre giorni dedicati a se stessi, lontani dalla frenesia della città, dai ritmi del web, dallo stress dei cellulari.
Quei tre giorni sono diventati un appuntamento fisso per alcuni, che rinnovano di anno in anno l’esperienza di calarsi in se stessi e dedicarsi tempo, qualità di vita, attenzione, calma.
Se il corso rappresenta il punto forte dei tre giorni, dove un gruppo di 30 persone condivide dalla mattina alla sera esperienze ed emozioni, non da meno è la cura che Annamaria (titolare del Romantik Hotel Jolanda Sport) e il suo staff dedicano ai partecipanti.
In quei tre giorni il magnifico resort è tutto nostro, dedicato solo al corso e a coccolare chi vi partecipa. Si comincia con il cibo sano e curato – il buon vino non può mancare mai, come la grappa valdostana a fine pasto – per continuare con le camere in legno e pietra, tipici materiali della Valle d’Aosta, con il benessere della spa e i massaggi su prenotazione.
I tre elementi di cui siamo composti ricevono ciascuno le dovute cure e attenzioni: mente, cuore, corpo.
Questa estate abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno tra le cure di Annamaria e siamo andati a trovarla mentre qui a Milano faceva un caldo torrido. Gressoney ci ha accolto con il suo fresco e i mille fiori che la colorano d’estate. È stata un’ottima occasione per sederci a tavolino con Annamaria a farci raccontare la storia del Romantik Hotel Jolanda Sport.
Eccola per voi!
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INTERVISTA AD ANNAMARIA
Cara Annamaria, tu non sei originaria di qui, ma sei della Pianura Padana, Vigevano, un posto rinomato oltre che per la Piazza Ducale, per le zanzare. Come ti è venuta in mente l’idea di trasferirti qui in montagna a vivere e aprire un hotel?
R. Tutto nasce casualmente e all’inizio non è stato semplice. L’attività è stata avviata nel 1988 da me e mio marito, che abbiamo rilevato questo albergo che risale al 1957, anno in cui è stata inaugurata anche la seggiovia. I due, albergo e seggiovia nascono insieme, e noi abbiamo lasciato il nome che gli era stato messo, Jolanda Sport, appunto. Nel 1980 l’albergo viene ristrutturato e noi lo abbiamo preso in gestione nel 1988. Nel 2008 ci siamo associati alla catena del Romantik Hotel e abbiamo associato al nome preesistente questo della catena, ed eccoci qui oggi.
Come ti ha cambiato questa esperienza?
R. Mi ha cambiato tanto; non avrei mai pensato da ragazza di fare questo lavoro, in realtà un esame di francese in cui sono stata bocciata mi ha portato su questa strada. A volte da quelle che sembrano delle sconfitte nascono delle grandi opportunità; certo, bisogna saperle cavalcare e saper tener duro, ma poi si raccolgono i frutti.
Le persone che vengono qui in villeggiatura cosa si aspettano di trovare e quando vanno via cosa ti dicono di aver trovato?
R. I nostri ospiti quando vanno via ci dicono di aver trovato una seconda casa. Sarà per questo che abbiamo clientela molto affezionata che anno dopo anno torna da noi. Questo mi fa molto piacere, perché vuol dire che stiamo facendo bene il nostro lavoro.
Su cosa puntate per distinguervi dalle altre strutture?
R. Puntiamo su due cose in particolare: sull’alimentazione sana e di qualità e sul centro benessere per la cura del corpo. Noi compriamo qui in zona solo i prodotti primari e poi facciamo tutto in casa, dai dolci, alla pasta al pane.
La vostra clientela è più italiana o straniera?
R. In inverno la nostra clientela è per il 90% straniera, mentre in estate è esattamente il contrario.
In relazione al progetto #Puntosudime. Quale esperienza hai fatto in queste edizioni del corso e cosa ti ha dato?
R. Per me è motivo di orgoglio che sia stata scelta la nostra location per un evento del genere. La mia intenzione era quella di offrire una location vicina a Milano dove recuperare energie fisiche e psicologiche, dove prendersi cura di se stessi.
Se dovessi consigliare questo seminario su cosa punteresti?
R. Sicuramente sull’importanza di lavorare sulla propria autostima e sul credere in se stessi. Ad un giovane poi consiglierei sempre di lavorare su se stessi e potenziare le proprie capacità.