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Comunicare con efficacia nella professione e nella vita. Le enormi potenzialità del linguaggio

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Si narra che Re Salomone, terzo re d’Israele, possedesse un leggendario anello che gli permetteva di comunicare con gli animali. Il regno di Salomone fu contraddistinto dalla sua saggezza e prosperità e, non da ultimo, dal suo potere. Questo anello ne rappresentava il simbolo, l’attitudine a capire e farsi capire addirittura dal regno animale. Comunicare è potere, questo il messaggio.

Ancor prima, nella Bibbia (Genesi) si narra di un’epoca in cui tutte le genti parlavano la stessa lingua e, invece di disperdersi sulla Terra, com’era stato loro ordinato, si ritrovarono sulle sponde del fiume Eufrate a costruire la torre più alta che fosse mai stata concepita dal genere umano: la Torre di Babele. Tale Torre doveva raggiungere i cieli e, in questo modo, raggiungere Dio. Quello che secoli dopo venne dai greci definito “ubris” (altezzosità dell’uomo che si erge a divinità) viene punita con la distruzione della Torre e la dispersione delle genti sulla Terra, dove ciascun popolo da quel momento in poi avrebbe parlato lingue diverse. Da lì gli uomini avrebbero avuto difficoltà a comunicare tra di loro e capirsi.

Cosa ci trasmettono questi due racconti che affondano le radici nella notte dei tempi?

Che il linguaggio, e più in generale la capacità di comunicare, è uno strumento dalle enormi potenzialità. Non a caso la storia dell’uomo ha vissuto a più riprese censure da parte di regimi, autorità, religioni, consapevoli del potere insito nella comunicazione.

Attraverso il linguaggio abbiamo la possibilità di condividere esperienze, raggiungere accordi, trasmettere informazioni, convincere gli altri, persuadere, manipolare, far crescere, soggiogare. Il linguaggio è uno degli strumenti più potenti e quindi delicati di condivisione, ma anche di manipolazione delle menti altrui.

Focalizzandoci in questa sede sull’uso e sull’importanza del linguaggio nelle organizzazioni di lavoro, si comprende immediatamente come ciò che diciamo e come lo diciamo abbia un impatto sulle vite altrui e sulla vita dell’organizzazione di lavoro. All’interno di uno studio professionale (studio legale, o di commercialisti o di consulenza del lavoro, per esempio), attraverso il linguaggio vengono trasmesse informazioni, esperienze, saperi, emozioni, vision, valori. Il più delle volte ciò avviene inconsapevolmente, istintivamente. È così che i singoli componenti dell’organizzazione interagiscono tutto il giorno, si manipolano a vicenda, condividono stati d’animo, imparano l’uno dall’altro, si motivano o si demotivano, fanno chiarezza o alimentano confusione.

Ciascuno di noi ha in sostanza un telecomando in mano e ogni qual volta comunica con i colleghi sta di fatto schiacciando i tasti per cambiare canale. Le parole sono driver del pensiero altrui, in particolare le domande. Fatta una domanda al nostro interlocutore, quest’ultimo non potrà non pensare in tale direzione la relativa risposta. Abbiamo più potere, influenza e responsabilità di quanto pensiamo. Solo che non lo sappiamo.

Una comunicazione consapevole, positiva, efficace può letteralmente cambiare le sorti di un’organizzazione. Può generare motivazione, può dare una direzione chiara, può trasmettere fiducia e speranza, può far crescere, può creare coesione, senso di appartenenza. Al contrario, una cattiva comunicazione può fare enormi danni alla struttura: alimentare un clima conflittuale, confusione, demotivazione.

Tradotto in azioni concrete, la comunicazione efficace all’interno di una struttura organizzata di lavoro passerà, oltre che dal confronto costante, attraverso la delega efficace, il feedback positivo, le riunioni informative, formative, di brain storming, decisionali. Attraverso il, linguaggio le persone possono trasmettere il proprio sapere e i loro interlocutori possono apprendere velocemente, mettere in pratica e crescere.

Affronteremo a più riprese questo tema così centrale nella crescita di ogni organizzazione in successivi articoli di questo blog.

Buon lavoro.

Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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Per info e contatti: coach@mariocatarozzo.it.