Oltre 100 miliardi di cellule nervose, questo siamo noi. Certo, secondo una visione spirituale e filosofica siamo molto di più, è vero, ma tutto parte da lì comunque.
Il nostro cervello, la nostra cabina di pilotaggio immaginatela come un universo in continuo movimento, in continua evoluzione. In questo universo sono presenti i neuroni, le cellule nervose che immerse in una sorta di liquido denso danzano come ballerine per avvicinarsi l’un l’altra. I neuroni non si toccano mai, si sfiorano. In milioni si muovono continuamente sotto gli impulsi che gli derivano dagli organi di senso che trasformano gli impulsi esterni analogici (fisici) in impulsi digitali.
Così le onde sonore attraverso le cellule specializzate del timpano verranno digitalizzate e diventeranno patrimonio di ciascuno di noi, esperienza, ricordi, emozioni. Stessa cosa per le onde emesse dalla luce che colpiranno le cellule della retina dell’occhio, per i sapori con le cellule delle papille gustative, gli impulsi tattili con le cellule dell’epidermide e così via.
In questo continuo interagire tra esterno e interno si forma la nostra esperienza del mondo.
Una volta interiorizzata questa esperienza, digitalizzata appunto, sarà nostro patrimonio. Immaginate che il processo non è molto diverso concettualmente rispetto ai software di scrittura come word: noi digitiamo su una tastiera e la nostra pressione corrispondente alle lettere si trasforma in caratteri digitali sul foglio elettronico. Stessa cosa con i browser come Explorer, Chrome o Safari: trasformano impulsi analogici (la pressione del mouse) in digitali: suoni, lettere, colori, forme etc.
Il nostro cervello è un software incredibile in grado di ricevere informazioni digitali e aggregarle, interpretarle, trasformale, archiviarle, recuperarle.
Il nostro cervello crea ogni istante la nostra realtà.
Noi vivremo questa realtà digitale ricostruita dal cervello e non la realtà analogica esterna. Per questo la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) dice che LA MAPPA NON È IL TERRITORIO; perché noi viviamo la mappa che creiamo del mondo, e non il mondo in sé. Anche Epicuro lo aveva capito quando affermava che “l’uomo è misura del mondo”.
Viviamo l’esperienza della realtà e non la realtà in sé. Ricordiamolo sempre.
Questo ci aiuta a capire quanto è importante avere un software ben aggiornato, in salute, attento. Prendiamoci cura del nostro cervello e lo si può fare in molti modi.
- L’alimentazione è importantissima: poco alcool, zero droghe, molta idratazione, proteine, zuccheri nobili.
- La respirazione è fondamentale: il cervello funziona bruciando zuccheri (glucosio) e ha bisogno di ossigeno. Il cervello consuma circa il 20% delle risorse quotidiane di energia per funzionare.
- L’allenamento è importante: siate curiosi, scoprite, indagate, approfondite e fate strade nuove. No la zona di confort, no la ripetizione, no la pigrizia.
- Nutritelo di emozioni positive quali la gioia, l’entusiasmo, la passione, l’amore, la cura degli altri (animali e persone).
- Osate cambiare, fare cose nuove, sperimentare; buttatevi in nuove avventure, viaggiate e conoscete nuove culture, nutritelo del nuovo.
Le cellule nervose (neuroni), come tutte le cellule del corpo, si rinnovano e più le stimoliamo con novità, più il cervello rimarrà attivo e in salute. Più fate cose ripetitive, più il cervello si spegnerà.
Un primo consiglio? Lasciate la televisione spenta!
Un secondo consiglio? Trascorrete poco tempo davanti a Internet e quel poco siate attivi, curiosi e usatelo invece di farvi usare.
Il cervello è un enorme fantastico cantiere di lavoro che rimarrà aperto tutta la vita. È l’unico organo del corpo umano che cambia in continuazione.
Nella prossima puntata parleremo di plasticità neuronale, di principio di economia per capire come funziona, di abitudini, di cambiamento, di consapevolezza. Seguiteci in questo viaggio fantastico nell’universo che è dentro di noi.