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Avete i collaboratori giusti? Il futuro dipende dal team

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Prendiamo spunto per il post di oggi dall’intervista a John Sculley pubblicata su Wired di maggio. Sculley è stato prima Presidente e CEO di Pepsi-Cola e poi CEO di Apple negli anni ’80. Ci racconta nell’intervista quanto oggi sia determinante il team; come l’innovazione e il successo passino dall’azione coordinata di più persone e non più e non solo dall’invenzione del singolo. Ecco, partiamo da qui.

Vi siete mai fermati a guardare (non a chiedervi cause e soluzioni, ma solo ad osservare) le dinamiche della vostra organizzazione? Vi siete mai chiesti se l’essere egocentrica sia ancora efficace ed efficiente?

Efficace = vi permette di raggiungere il risultato voluto

Efficiente = vi permette di raggiungerlo col minor investimento di energie

L’organizzazione stile “palla di neve”, dove voi siete stati al centro e avete aggregato pezzi qua e là man mano che le cose evolvevano, forse non è più la strategia migliore. Essere sempre al centro spesso si trasforma da palla di neve in imbuto, dove voi siete sotto e rappresentate il collo di bottiglia delle attività. Oberati dagli impegni, polverizzati da mille incombenze, rischiate di saltare dalla riunione strategica alla gestione dell’affitto dei locali.

Cosa è cambiato?

Direi un po’ tutto. I clienti sono oggi più pretenziosi (tutto su misura e subito); il mercato è più competitivo: nascono player un tempo sconosciuti; basti pensare che oggi per il consulente del lavoro si apre la concorrenza di società di payroll non più e non solo italiane, ma dislocate in ogni parte del mondo, grazie alla possibilità di lavorare a distanza con Internet. Per il notaio, aree di esclusiva oggi non lo sono più e avvocati e commercialisti sono diventati concorrenti. Per gli avvocati, nascono ogni giorno sul web servizi legali low cost, italiani e non (soprassediamo per il momento sulla qualità di tali servizi non sempre degna di tale nome). Per i commercialisti, la contabilità è sempre meno redditizia e sempre di più svolta in Albania ed est Europa con società di servizi.
Tecnologia, competitività, cultura del cliente, crisi economica, normativa, sono tutti aspetti che stanno incidendo profondamente su professioni e mestieri un tempo molto esclusivi e tutelati.

Perché il futuro è nel team

Se vi ritrovate nelle considerazioni appena fatte, va da sé che da soli il futuro appare molto difficile. Con i tempi nuovi del mercato e le pretese dei clienti (accanto ai margini economici ridotti), diventa difficile pensare che da soli si vada lontano. Allora se nell’industria e nella new economy sono stati in passato i singoli spesso a fare la differenza con la loro inventiva (Steve Jobs, Enzo Ferrari, Jeff Bezos, Bill Gates, Richard Branson) oggi è il team che fa la differenza. È nelle energie condivise dei collaboratori, nel gioco di squadra, nell’inventiva collettiva e nella capacità di affrontare le sfide come un corpo unitario, che risiede il futuro.

Allora i singoli che ruolo avranno?

Il titolare di studio, l’imprenditore, il visionario, l’innovatore che ruolo avranno in questo scenario futuro? Diventeranno prima di tutto aggregatori di cervelli. Invece di essere prime donne, di concentrare intorno a sé il processo produttivo o innovativo, sapranno cogliere le opportunità, sapranno trovare chi potrà affiancarli nello sviluppo e realizzazione del progetto, sapranno motivare, coinvolgere e tenere insieme.

Vi rivedete in questo ruolo?

  • Lo state già facendo nella vostra organizzazione?
  • Vi sentite aggregatori o accentratori?
  • Siete pronti a dividere la torta con le persone giuste?
    E soprattutto, siete pronti a vedere se avete intorno a voi le persone giuste e nel caso cambiarle?

Alla base di tutto ci dev’essere un atto di coraggio e di umiltà intellettuale. Fermatevi dunque e fate un esame della situazione, poi definite dove volete trovarvi tra 5 anni e infine definite la strategia che vi porterà là. Ed ora, partite!

Mario Alberto Catarozzo

Formatore, Business Coach professionista e Consulente, è specializzato nell’affiancare professionisti, manager e imprenditori nei progetti di sviluppo e riorganizzazione.
È fondatore e CEO di MYPlace Communications, società dedicata al marketing e comunicazione nel business. Nella sua carriera professionale è stato dapprima professionista, poi manager e infine imprenditore. Per questa ragione conosce molto bene le dinamiche aziendali e del mondo del business. Si è formato presso le migliori scuole di coaching internazionali conseguendo le maggiori qualifiche del settore.
Collabora con Enti, Istituzioni e Associazioni professionali e di categoria e lavora con aziende italiane e internazionali di ogni dimensione, dalle pmi alle multinazionali.
È autore di numerosi volumi dedicati agli strumenti manageriali e di crescita personale e professionale. È direttore della collana Studi Professionali di Alpha Test Editore e autore de “Il Futuro delle professioni in Italia” edito da Teleconsul editore.
Professional Certified Coach (PCC), presso la International Coach Federation (ICF).
Per sapere di più sulle attività di formazione, coaching, consulenza e marketing visita i siti:

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Per info e contatti: coach@mariocatarozzo.it.